WORKSHOP DI AGGIORNAMENTO SULLA TRAVEL MEDICINE

09/11/2019

In una società dove la mobilità diventa una necessità ed un’esperienza di vita che coinvolge un numero sempre maggiore di persone, bisogna pensare concretamente ad una maggiore offerta attiva e diffusa della vaccinazione e del counseling per la prevenzione dei numerosi rischi infettivi e non presenti non solo nei paesi extra-europei. Ecco perché l’Ambulatorio di Medicina dei Viaggiatori deve essere sempre più integrato nel sistema vaccinale e non solo, offerto dal SSN e tutto il personale sanitario che vi opera deve essere continuamente aggiornato sulla prevenzione dei rischi, sulle nuove tecniche di comunicazione e sui nuovi vaccini disponibili.

Informazioni

"In un mondo in cui viaggiare è quasi una parte integrante delle attività umane, anche in considerazione dell’aumento dei flussi migratori e della sempre maggiore facilità di interscambi e contatti con Paesi lontani, la necessità di garantire assistenza sanitaria a tutti i viaggiatori vede nella “Travel Medicine” uno dei settori nuovi ed interdisciplinari della medicina preventiva, atta a proteggere la salute dei soggetti di qualunque età, sesso e condizione sociale, che intraprendono un viaggio.

Le motivazioni dei viaggi internazionali in ordine decrescente sono: turismo, rientro in patria, VFR (visiting friends and relatives), lavoro, sport, volontariato, missioni, adozioni internazionali e motivi religiosi mentre la tipologia del viaggiatore sta mutando rispetto al passato, infatti i turisti over 60 sono più che raddoppiati, mentre bambini, donne in gravidanza, e persone con patologie croniche oggi affrontano viaggi un tempo impensabili.

Purtroppo, come riferiscono le statistiche, la maggior parte dei viaggiatori internazionali, anche italiani ,non hanno sufficienti nozioni in merito alle misure di prevenzione, ai comportamenti da adottare, alla pratica della chemioprofilassi, alla profilassi farmacologica, all’ automedicazione etc.

Il numero di viaggiatori italiani che si recano in Paesi tropicali o subtropicali è in forte aumento e le differenti condizioni igienico sanitarie, abitudini alimentari, clima e stili di vita possono incidere negativamente sul loro stato di salute.

Nel 2018 sono stati oltre 5 milioni i viaggi degli italiani verso l’Africa, l’Asia e l’America Centro Meridionale, con una durata media di due settimane. Su 100.000 viaggiatori in questi Paesi per mese di soggiorno, quasi la metà manifestano disturbi nel corso del viaggio, circa 8.000 ricorrono al medico, 5.000 sono costretti a letto, 1000 sono limitati nelle loro attività, 300 sono allettati, 50 rimpatriati per ragioni sanitarie, uno muore, prevalentemente per patologie cardiorespiratorie o incidenti stradali.

I maggiori problemi sanitari correlati ai viaggi sono molteplici: dagli effetti del clima (colpo di sole, colpo di calore, disidratazione, congelamento) al jet lag, dai disturbi legati al mezzo di trasporto ad altri connessi alla quota, dagli incidenti stradali e balneari alle malattie sessualmente trasmesse, dalle malattie a trasmissione oro-fecale alle patologie infettive e tropicali trasmesse da vettori. Tra queste ultime si vuole rimarcare come alcune arbovirosi, trasmesse da zanzare del genere Aedes o da Zecche, quali Chikungunya, Dengue, Zica, Tbe, West Nile, rappresentano una fetta considerevole e sempre in aumento delle patologie legate ai viaggi, per questa ragione oltre che sui sistemi di sorveglianza e sugli strumenti di controllo dei vettori, le priorità sono anche quelle di educazione dei viaggiatori e sullo sviluppo di nuovi vaccini.

Questi dati sottolineano la necessità di poter offrire una adeguata assistenza pre e post viaggio in ambulatori destinati e con personale specialista preparato. Per queste ragioni è necessario un sempre maggiore coinvolgimento nell’ aggiornamento professionale, oltre che degli igienisti, anche dei medici di medicina generale, dei medici competenti, dei pediatri di libera scelta e dei farmacisti che, unendo le proprie competenze, più strettamente specialistiche per i primi e di primo livello per tutti gli altri, possano preparare ed accompagnare i cittadiniper salvaguardarli dai rischi per la propra salute.Anche nella nostra Regione negli ultimi anni si sono moltiplicati gli ambulatori di “Travel Medicine”, che come nella gran parte del resto d’Italia sono parte integrante dei Dipartimenti di Prevenzione, con la possibilità quindi di poter garantire ai viaggiatori, tra le altre, la più estesa offerta vaccinale.

Sabato 9 Novembre p.v. si terrà a Cagliari un workshop di aggiornamento sulla Travel Medicine, organizzato dalla Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (SIMVIM) con il patrocinio della Società Italiana di Igiene; sarà una occasione di apprendimento e di confronto tra tutti gli operatori della prevenzione."


Il Referente SIMVIM Sardegna

Dott. Gabriele Mereu


L'appuntamento dunque, è per il prossimo 09 Novembre presso il Caesar's Hotel di Cagliari.



Luogo

Cagliari

Indirizzo

CAESAR’S HOTEL Via Darwin, 2/4

Link evento

Condividi questa pagina: