La lotta contro COVID-19 continua: al via le Vaccinazioni Pediatriche.

Dopo l’appuntamento del 16 Dicembre presso l’HUB di Cagliari, anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari ha dato il via alle prime vaccinazioni pediatriche. Ieri, Venerdì 7 Gennaio in un clima di gioco, spensieratezza e grande senso di responsabilità da parte di genitori e bambini, presso il centro vaccinale di Viale San Pietro, 170 bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti COVID-19 a fronte delle sole 60 prenotazioni programmate.

Le devastanti conseguenze della pandemia COVID-19 hanno avuto un impatto preminente, totalizzante, diretto e indiretto non solo sulla popolazione generale, ma anche e soprattutto sulla vita di ogni singolo bambino, sia per quel che concerne gli aspetti propri della malattia nella sua manifestazione clinica, sia in riferimento alla salute mentale, al benessere psico-fisico e al livello di istruzione dei bambini che hanno vissuto la pandemia in questo lungo e interminabile biennio.

Dai dati più aggiornati e dai recenti sviluppi riguardanti la diffusione di nuove varianti di SARS-CoV-2, è possibile descrivere come, in questa fase epidemiologica, la diffusione del virus oggi investa soprattutto la popolazione in età scolare, con numero di contagiati elevatissimo e con un prevedibile ulteriore incremento. Il rapido aumento del numero dei casi nella popolazione di questa fascia di età nelle ultime settimane, inoltre, mostra come la chiusura delle scuole per le festività natalizie non abbia influito in modo determinante sulla riduzione del numero dei casi, che per lo più appaiono di origine intra-familiare, e dunque anche misure di contenimento dell’infezione quali la Didattica a Distanza non sarebbero da sole sufficienti a mitigare il fenomeno.

Ciò appare ancor più preoccupante se si considera il fatto che seppur l'infezione acuta da SARS-CoV-2 determini una sintomatologia generalmente lieve nei bambini, le manifestazioni post-infettive, tra cui la sindrome infiammatoria multisistemica temporalmente associata a SARS-CoV-2 (PIMS-TS) in età pediatrica e il “Long Covid” (definito come la persistenza di sintomi patologici quali stanchezza, difficoltà alla concentrazione, malessere, anche a distanza di 3 mesi dall’infezione da Sars-CoV-2, una realtà crescente anche in età pediatrica che può impattare sul complessivo benessere fisico e soprattutto psicologico del bambino), mostrano un quadro clinico estremamente complesso e di difficile decorso (COVID-19 in children. II: Pathogenesis, disease spectrum and management - https://doi.org/10.1111/jpc.15811 e The Burden of COVID-19 in Children and Its Prevention by Vaccination: A Joint Statement of the Israeli Pediatric Association and the Israeli Society for Pediatric Infectious Diseases - https://www.mdpi.com/2076-393X/10/1/81/htm). 

Ciò giustifica il motivo per il quale dalla comparsa della "variante Delta" del virus fino alla dilagante diffusione della “variante Omicron” nelle ultime settimane, si è reso necessario il ricovero in ospedale di un numero sempre maggiore di bambini affetti da COVID-19, con ricoveri registrati con maggior frequenza nelle aree in cui i tassi di vaccinazione erano significativamente bassi.

Vaccinare i bambini in questa fascia di età potrà dunque significare il ritorno, seppur a piccoli passi, alla tanto attesa normalità, con meno Didattica a Distanza, meno limiti delle attività extrascolastiche, consentendo una adeguata diagnosi differenziale e indubbi vantaggi anche per la complessiva organizzazione delle famiglie. Inoltre, la vaccinazione dei bambini, offrendo la possibilità di tutelare anche amici, parenti e personale scolastico con cui essi entrano in contatto, protegge indirettamente anche coloro i quali per particolari condizioni di salute (es. difese immunitarie carenti, malattie croniche sottostanti), sono a rischio di sviluppare forme gravi di malattia.

La vaccinazione, dunque, è ancora una volta la principale arma salva-vita a disposizione della scienza e della popolazione per la lotta alla pandemia e rappresenta un diritto dell’infanzia e per l’infanzia esattamente come per l’età adulta.

Per tutti i giovanissimi nella fascia di età 5-11 anni, già dalla prima metà di Dicembre dello scorso anno, in molte Regioni d’Italia (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Toscana, Basilicata, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna) sono iniziate le prime somministrazione pediatriche con vaccino Comirnaty di Pfizer/BioNTech a dose ridotta, pari a un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti, e in formulazione specifica, le cui seconde dosi dovranno essere somministrate a 21 giorni di distanza. Inoltre, secondo quanto emanato con Circolare Ministeriale del 7 Dicembre 2021 - Estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, nei bambini severamente immunodepressi, il ciclo potrà essere completato con una dose addizionale dopo almeno 28 giorni dalla seconda inoculazione (Allegato 1). L’Agenzia Italiana del Farmaco ha sottolineato l’elevato profilo di sicurezza del vaccino pediatrico, come risulta dai dati al momento disponibili e derivanti dal database di farmaco vigilanza statunitense relativo a circa 3,3 milioni di bambini di 5-11 anni già vaccinati e per i quali non mostrano alcuna evidenza di segnali di allerta.

Moltissime, dunque, le iniziative dedicate alle vaccinazioni pediatriche anche nella nostra Regione che, dopo il via del 16 Dicembre con oltre 2.600 prenotazioni e 300 vaccinati al primo open day dedicato del Centro congressi della Fiera di Cagliari (allestito con un percorso riservato ai più piccoli) ha aperto le vaccinazione pediatriche antiCOVID-19 anche presso la Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari nella giornata di ieri 7 Gennaio.

Al centro vaccini dell’AOU di Sassari sono state somministrate un numero di dosi superiore alle previsioni; si sono presentati infatti 170 bambini con i loro genitori a fronte dei 60 prenotati per le vaccinazioni pediatriche contro COVID-19 e tutti hanno trovato un’accoglienza in un ambiente sereno e festoso. Palloncini, striscioni, tante caramelle e alcuni piccoli gadget che medici, infermieri e personale amministrativo hanno offerto ai piccoli che, con grande coraggio e responsabilità e accompagnati dai loro genitori, si sono sottoposti alla vaccinazione.

«Avevamo prenotazioni fatte attraverso la piattaforma ministeriale per 60 bambini ma – afferma il Dottor Antonello Serra che, insieme al Professor Paolo Castiglia, coordina le vaccinazioni in AOU – abbiamo accolto tutti quelli che si sono presentati, nei limiti dell’orario e delle dosi che avevamo a disposizione per effettuare poi le seconde somministrazioni tra 21 giorni. Abbiamo così deciso di fare uno sforzo per accogliere tutti – prosegue lo specialista – perché il Covid può essere pericoloso anche per i bambini, se pensiamo che a livello nazionale i loro ricoveri sono raddoppiati nell’ultima settimana. Il vaccino è sicuro ed efficace e offre oltre il 90 per cento di protezione contro la malattia. Ecco allora che vaccinare i bambini è un servizio per la comunità, perché riducendo il circolo virale nelle scuole si mette in sicurezza l'ambiente generale».

Al centro vaccinale di viale San Pietro era presente anche il team Vaccinarsinsardegna.org. Il Gruppo di lavoro che fa capo alla struttura di Igiene e Controllo delle Infezioni Ospedaliere diretta dal Professor Paolo Castiglia, insieme ai medici in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva, hanno accolto i piccoli e donato loro piccoli gadget del portale regionale di comunicazione medica e scientifica sulle vaccinazioni, sempre in prima linea per supportare gli utenti e la popolazione regionale, nazionale e internazionale con risposte puntuali, aggiornate e scientificamente comprovate.

A tutti i bambini, poi, il personale dell'HUB vaccinale ha consegnato un importante “Attestato di coraggio” e regalato un piccolo momento di simpatia con “l'angolo del selfie”, dove i piccoli hanno potuto scattare una foto ricordo della giornata.

«Ringraziamo tutti i genitori che hanno accompagnato i loro figli per la vaccinazione. E sottolineiamo che se la giornata di oggi ha rappresentato un successo è stata anche un momento di eccezionalità, perché la vocazione della nostra azienda è quello di vaccinare in primo luogo i soggetti fragili», conclude il Dottor Serra.

«È importante altresì richiamare l’attenzione dei genitori anche sulla nuova opportunità indicata dalla Circolare 1254 del 5 gennaio 2022 da parte del Ministero della Salute per la somministrazione della dose booster ai ragazzi di 12-15 anni, a partire dal 10 gennaio 2022 (Nota del Commissario Straordinario Figliuolo del 7 gennaio 2022) senza limitazioni, così come già in precedenza indicato per le altre fasce di età, ad una distanza di almeno 120 giorni dalla chiusura del ciclo vaccinale o da pregressa infezione» aggiunge il Prof. Castiglia (Allegato 2, Allegato 3).

Il prossimo appuntamento è stato fissato per Martedì 11 Gennaio e sarà interamente dedicato alle vaccinazioni dei bambini "fragili" i quali saranno vaccinati direttamente nella struttura complessa di Pediatria diretta dal Professor Roberto Antonucci. Si tratta di bambini, sempre di età compresa tra 5 e 11 anni, che vengono seguiti dal Day Hospital pediatrico, e sono affetti da patologie croniche ematologiche, oncologiche, malattie rare e diabete, nonché bambini immunodepressi a causa di una precedente chemioterapia o di un pregresso trapianto di midollo.

Ringraziando tutti gli utenti per la partecipazione attiva, attenta e ordinata a questo importante evento, Vaccinarsinsardegna.org, per aiutare i genitori a comprendere quali siano i comportamenti da assumere nella attuale fase pandemica, oltre allo sportello di consulenza virtuale attivo 24h/24, ricorda le indicazioni per la scuola emanate dall’Associazione italiana di Epidemiologia (AIE) in questo delicato momento:

  • introdurre, mantenere e rinforzare le misure di mitigazione nelle scuole e in tutti gli ambienti extra e parascolastici, in particolare la didattica a gruppi stabili (bolle nei nidi e nelle scuole materne), l’utilizzo delle mascherine al chiuso e all’aperto in caso di aggregazione di più persone, il lavaggio delle mani, il distanziamento, l’aerazione dei locali;
  • applicare tempestivamente le procedure di accertamento diagnostico, quarantena/isolamento e tracciamento dei contatti dei soggetti positivi;
  • organizzare momenti di dialogo dedicati a personale scolastico, alunni e genitori con l’obiettivo di ascoltare i bisogni specifici, sensibilizzare e motivare all’applicazione corretta delle misure di mitigazione, promuovere la vaccinazione;
  • garantire a scuola e sanità la continuità nelle risorse umane ed economiche necessarie ed adeguate per la prevenzione dei contagi e la gestione della pandemia.

Di seguito la galleria fotografica dei momenti più divertenti e significativi della giornata di ieri.

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