Vaccinarsinsardegna alla conferenza sul Public Engagement di Ateneo

“Il Public Engagement e il ruolo dell'Università nella società”: questo il Titolo della Conferenza dedicata alla cultura e all’impatto del Public Engagement nelle sue diverse forme e modalità di coinvolgimento della cittadinanza. Ascolto e formazione, collaborazione e dialogo, divulgazione scientifica e community based research sono stati i principali temi trattati nelle giornate seminariali del recente 11 e 12 Febbraio appena trascorse, in cui sono state messe a confronto esperienze, consapevolezze, traguardi raggiunti e prospettive future.

Nata oltre 450 anni fa, l’Università degli Studi di Sassari è stato il primo Ateneo regio della Sardegna. Dal lontano 9 Febbraio del 1617, in cui il re Filippo III concesse lo statuto di Università al collegio gesuitico, consacrando quella di Sassari come prima Università regia dell’Isola Sarda, sono trascorsi oltre 4 secoli; in questi anni ricchi di storia e intrisi di testimonianze, di esempi e di identità, il nostro Ateneo attraversò periodi di grande prosperità, decadimento e rifiorimento grazie anche e soprattutto alla circolazione della cultura positivistica in tutti i settori della ricerca, con particolare riferimento al campo della medicina, delle scienze e del diritto.

Per le sue caratteristiche storiche e geografiche, l’Ateneo UNISS è da sempre stato consapevole dell’importanza del ruolo rivestito sul territorio, soprattutto come principale aggregatore e propulsore di cultura, innovazione e scienza per lo sviluppo sociale ed economico della Sardegna. Esso infatti interagendo attivamente e proattivamente con la società a livello internazionale, nazionale e locale, e collaborando con le istituzioni pubbliche e private, ha sempre svolto un ruolo di cruciale importanza nel coinvolgimento della cittadinanza e nello sviluppo della diffusione della conoscenza anche al di fuori del contesto accademico, contribuendo in questo modo alla crescita sociale e all’indirizzo culturale del territorio.

Nello scenario socioculturale della realtà odierna, le profonde trasformazioni sociali e culturali che si sono verificate negli ultimi decenni hanno però sollecitato un rinnovato approccio alla didattica universitaria, modificando e approfondendo gradualmente i contenuti e i rapporti della collaborazione tra enti pubblici e cittadini. La divulgazione scientifica attuale, infatti, abbracciando tematiche socioculturali molto più ampie rispetto al passato, non è incentrata solo sugli aspetti inerenti la didattica propriamente detta, ma anche sui servizi alla persona, sulle prestazioni sanitarie erogate, sulla relazione tra intellettuali e popolo, sui rapporti sociali e sulla cultura a tutto tondo, e si sviluppa in una serie di spazi mediali estremamente eterogenei per contenuti e modalità espressive. L’Ateneo, infatti, incentiva e valorizza le attività e gli eventi con valore educativo, divulgativo e di sviluppo sociale che coinvolgono il pubblico generale e i diversi stakeholders, con particolare attenzione agli impatti e ai benefici prodotti sul territorio e nella società.

Questo così ricco bagaglio di esperienze condivise, abbraccia oggi le tematiche affrontate e sfidate da una nuova disciplina: il Public Engagement, risultato dell’insieme di iniziative di interazione, reciprocità, divulgazione, coinvolgimento, adesione e partecipazione della cittadinanza e delle diverse anime della società accademica e non accademica sarda, italiana e internazionale.


Fig.1: Programma Conferenza "Il Public Engagement e il ruolo dell'Università nella società"<br>
Fig.1: Programma Conferenza "Il Public Engagement e il ruolo dell'Università nella società"

Proprio per raccontare, incentivare e valorizzare le attività e gli eventi con valore educativo e di sviluppo sociale, l’Ateneo di Sassari in collaborazione con APEnet (Rete nazionale delle Università per il Public Engagement), lo scorso 11 e 12 Febbraio, ha organizzato due giornate di condivisione e attività seminariali incentrate sul ruolo dell'Università nella Società, sulla valorizzazione del Public Engagement e delle diverse forme di coinvolgimento della cittadinanza nella ricerca e sul corretto approccio alla divulgazione scientifica. Tra le innumerevoli e interessanti iniziative di Public Engagement, nella giornata inaugurale dell’11-02, nell'Aula Magna dell'Università, sono stati presentati i primi risultati del monitoraggio dell'impatto sulla società dell'Università di Sassari con alcune delle più interessanti azioni di Public Engagement discusse in ottica di confronto con le principali organizzazioni nazionali ed europee che hanno partecipato al dibattito.

Oratori e moderatori sono intervenuti attraverso interessanti relazioni, raccontando le iniziative accademiche protagoniste di: eventi pubblici, pubblicazioni divulgative, blog e siti web interattivi, partecipazione dei docenti a incontri con i cittadini o a trasmissioni radiotelevisive di pubblico interesse, partecipazione alla formulazione di programmi di coinvolgimento collettivo e/o a comitati per la definizione di standard e norme tecniche, iniziative finalizzate alla tutela della salute, allo sviluppo locale e/o alla valorizzazione del territorio, attività di orientamento e interazione con le scuole superiori ed iniziative di divulgazione rivolte a bambini, giovani e adulti che non fanno parte della comunità accademica.

Tra queste, particolare attenzione è stata rivolta a Vaccinarsinsardegna.org, il cui ultimo anno di attività è stato raccontato dal Prof. Paolo Castiglia, in una interessante relazione in cui la storia di questo progetto, pianificato in origine dal Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM 2014) per monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali e le sue necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazione, è giunta fino ad oggi, dove il sito web è stato riconosciuto ed identificato come strumento istituzionale di informazione e comunicazione medica e scientifica sulle vaccinazioni della Regione Sardegna.

Di rilievo e interessante spessore scientifico anche i due semiari/workshop svoltisi nella giornata del 12-02, la cui sessione mattiniera ha visto affrontare il tema: "Coinvolgere per comunicare e divulgare la scienza" a cura del Prof. Bresadola (Direttore Master in Giornalismo e Comunicazione Scientifica UNIFE) e introdotta dal Dott. Di Rosa (Direttore de La Nuova Sardegna) durante la quale si sono esaminate le origini storiche della divulgazione scientifica e il dibattito attuale sui diversi modelli di comunicazione; la sessione pomeridiana invece, ha visto affrontare il tema: "Dalla RRI all'Open Science. Le opportunità della Community Based Research" a cura del Prof. Andrea Vargiu, laboratorio FOIST (UNISS), durante la quale sono state evidenziate le differenti sfaccettature dell’espressione Responsible Research and Innovation (RRI) utilizzata per indicare un particolare approccio alla ricerca e innovazione particolarmente attento ai possibili effetti e ricadute del progresso tecnologico sulla società.

La diffusione della cultura di Public Engagement in Italia e in Europa nelle sue diverse modalità di coinvolgimento quali quelle dell’informazione, ascolto, dialogo e collaborazione sposa totalmente i principi su cui si fonda Vaccinarsinsarsindardegna.org, il quale vuole essere non soltanto una fonte certificata di informazioni scientificamente comprovate ma anche uno strumento di supporto per la popolazione, in riferimento al sostegno decisionale degli utenti e soprattutto alla garanzia di un servizio costantemente attivo, proattivo e partecipativo a disposizione del cittadino.

Il team di Vaccinarsinsardegna.org ritiene doveroso ringraziare tutta la Comunity e l'utenza che fidelizzata ci segue con costanza e si affida al nostro Portale di informazione e comunicazione per avere certezze di fronte alle proprie domande, garanzia di fronte alla sicurezza delle informazionni richieste e supporto nel processo decisionale. Il successo di questa iniziativa è infatti merito della fiducia che la popolazione sarda e non solo ripone costantemente in tutti noi operatori sanitari, con l'augurio che la collaborazione tra istituzioni e cittadini diventi ogni giorno più partecipativa e unanime nel raggiungimento degli obiettivi minimi per garantire un futuro prossimo e lontano ricco di salute e benessere per ciascun individuo.


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