#Onelessworry: International HPV Awareness Day

Il 4 Marzo è la Giornata internazionale di sensibilizzazione sull'HPV (International HPV Awareness Day), istituita con il fine di sensibilizzare ed educare la popolazione circa l’importanza della vaccinazione contro lo Human Papilloma Virus, principale responsabile dei tumori della cervice uterina e di altre forme neoplastiche a livello della cute e delle mucose. La giornata è stata inaugurata dall'International Papillomavirus Society nel 2018, diventando il punto focale della campagna annuale per molte organizzazioni che cercano di aumentare la consapevolezza e l'educazione in tutto il mondo sull'HPV e sulla prevenzione del cancro correlato all'HPV.

Le infezioni provocate da Papilloma Virus Umano (HPV, Human Papilloma Virus) sono una delle più frequenti infezioni trasmesse prevalentemente tramite contatto diretto (generalmente sessuale) con una individuo infetto. Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica e il virus viene eliminato dal sistema immunitario prima di sviluppare un effetto patogeno, tuttavia, talvolta l’infezione può esitare in una malattia virale persistente che si manifesta con una varietà di lesioni (anche di natura cancerosa) della pelle e delle mucose. Il papilloma virus umano, infatti, colpisce direttamente 4 persone su 5 e, sebbene la maggior parte degli individui che vi entrano in contatto potrebbe non manifestare mai sintomi, proprio per via della sua alta diffusione, il cancro di cui può essere causa, ogni anno nel complesso arriva a mietere quasi mezzo milione di vite in tutto il mondo di ogni provenienza, nazionalità e genere.

La Sanità Pubblica può usufruire oggi di importanti strumenti di prevenzione indispensabili per la lotta contro l’HPV, quali lo screening cervicale, necessario per la rilevazione precoce della presenza di eventuali neoplasie e delle forme precancerose correlate all'HPV e la prevenzione vaccinale quale misura di prevenzione primaria.

In particolare, per quel che concerne le attività di screening, il pap test è l’esame che permette di identificare le lesioni precancerose o cancerose al collo dell’utero. Oggi i programmi di screening in Italia offrono attivamente e gratuitamente un test ogni tre anni a tutte le donne fra i 25 e i 64 anni. In media, due donne su tre aderiscono all’invito e, anche se ancora troppe si tirano indietro, i dati indicano una sensibilità crescente. Alle donne con più di 30 anni oggi viene proposto l’HPV test, un esame analogo al Pap-test che permette però di rilevare la presenza del Dna virale e quindi consente di allungare il periodo tra i controlli. Infatti, le donne che non hanno un’infezione da HPV possono allungare il periodo di intervallo fra un controllo e l’altro (se il virus invece è presente i controlli vengono stabiliti in accordo con il medico).

Nel territorio del Nord Sardegna è attivo il servizio di screening cervicale organizzato, con chiamata attiva delle utenti, che prevede l’esecuzione dell’Hpv DNA test nelle donne con citologia positiva per displasia cervicale.

L’attività di screening vede una forte sinergia tra strutture ospedaliere e territoriali. Il servizio, infatti, si avvale di un pool multidisciplinare di professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari e dell’ASL di Sassari che conducono diverse attività. Da una parte quindi, sul territorio, il Servizio screening diretto dal Dottor Antonio Genovesi e le sedi del Consultorio familiare, diretto dal Dottor Roberto Pietri. Dall’altra le varie strutture dell’AOU di viale San Pietro, a partire dall’Anatomia patologica, diretta dal Professor Antonio Cossu, che è stata individuata come laboratorio di riferimento per l’analisi citologica. Quindi ancora il laboratorio di Epidemiologia molecolare, diretto dal Professor Andrea Piana, che fa capo alla Direzione Igiene e Controllo delle Infezioni Ospedaliere e che esegue le analisi molecolari, finalizzate alla ricerca del DNA degli HPV ad alto rischio. Le analisi svolte nel laboratorio sono in grado di individuare le donne a maggior rischio di sviluppare una neoplasia cervicale in anticipo rispetto all’esame citologico, nonché, in caso di esito negativo, di ripetere lo screening con minore frequenza (ogni cinque anni), con notevole risparmio di risorse. A queste strutture si aggiungono l’Ostetricia e Ginecologia, diretta dal Professor Giampiero Capobianco, che si occupa degli approfondimenti diagnostici di III livello in caso di pazienti positive al virus e con displasia cervicale. L’Otorinolaringoiatria, diretta dal Professor Francesco Bussu è centro di riferimento per le patologie HPV-correlate della testa-collo. Quindi la Dermatologia, diretta dalla Professoressa Maria Antonietta Montesu, che si occupa delle lesioni maligne o benigne provocate dal virus.

Per quanto concerne invece le misure di prevenzione primaria, il fatto, del tutto straordinario in oncologia, di avere identificato con così grande precisione il virus responsabile della malattia ha permesso di sviluppare lo strumento preventivo di maggiore efficacia: il vaccino anti-HPV.

In Italia il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione alle ragazze e ai ragazzi nell’undicesimo anno d’età; sono infatti attualmente disponibili un vaccino quadrivalente e, dal 2017, un vaccino 9-valente che previene l’infezione di 9 diversi sierotipi di Papillomavirus. Si sottolinea, a tal proposito, l’importanza dell’estensione della vaccinazione anche ai giovanissimi di genere maschile, la quale, oltre a prevenire direttamente le manifestazioni patologiche dell’apparato genitale dei vaccinati, consente anche di raggiungere più rapidamente il controllo della patologia nel genere femminile per una ridotta circolazione del virus e di prevenire nella popolazione anche quelle patologie tumorali extragenitali correlate all'HPV per le quali non esiste attualmente possibilità di screening. La vaccinazione è offerta presso gli ambulatori territoriali dei Servizi di Igiene Pubblica delle nostre ASL.

Tuttavia, nonostante queste importanti armi di difesa contro il papilloma virus e le sequele provocate dalla sua infezione, sono ancora numerosi gli ostacoli da affrontare sia per quel che concerne l’implementazione di programmi essenziali di screening e vaccinazione che relativamente alle attività di informazione ed educazione sanitaria volte alla sensibilizzazione delle corti più suscettibili quali quella dei giovani adolescenti.

In un momento storico in cui tutta la popolazione, ma in particolare le coorti dei più giovani, dopo tanti mesi di isolamento sociale imposto per le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2, hanno visto crescere il bisogno di un contatto umano, è estremamente importante aumentare la protezione per tutte le malattie infettive prevenibili con vaccinazione tra cui l’infezione da HPV.

#onelessworry, è lo slogan per la Campagna lanciata il 4 marzo 2022 al fine di superare queste barriere e aumentare la consapevolezza sull'HPV e sulle stategie da porre in essere per poter ridurre e/o abbattere il rischio di malattia.

Vaccinarsinsardegna.org in questa importante ricorrenza, condividendo gli obiettivi della campagna #onelessworry che, guidata dalla International Papillomavirus Society, nasce dalla collaborazione di oltre 100 organizzazioni cliniche, di ricerca, professionali e di pazienti in tutto il mondo, ribadisce con ancor più fermezza l’importanza della educazione sanitaria e della comunicazione vaccinale indispensabili per affrontare lo stigma legato alla malattia che tutt’oggi rappresenta una pericolosa barriera da abbattere, soprattutto nel raggiungimento di un pubblico così difficile da intercettare come quello degli adolescenti e dei giovani adulti verso il quale la vaccinazione anti-HPV è principalmente rivolta.

“If we implement HPV vaccination and screening of women throughout the world we can eliminate cervical cancer!”

Con questo slogan, invitiamo gli utenti a rimanere collegati al nostro sito per non perdere i prossimi aggiornamenti

https://www.askabouthpv.org/
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