In arrivo il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025.

È al vaglio della Conferenza Stato-Regioni il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, il nuovo documento che, ancor più dopo gli avvenimenti pandemici, oggi disegna le strategie vaccinali per il prossimo triennio. Tra le novità il nuovo Calendario vaccinale e nuove indicazioni per la riorganizzazione dei servizi territoriali.

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 rappresenta un documento di indirizzo nazionale stilato al fine di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel Paese garantendo alla popolazione (indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico) i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa come strumento di protezione sia individuale che collettivo.

Pertanto, sottolineando come l’eliminazione e la riduzione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino rappresenti una priorità per il nostro Paese, appare evidente la necessità di adottare un Piano nazionale che contenga un Calendario Vaccinale di riferimento, condiviso, sostenibile, al passo con le evidenze scientifiche e basato su un razionale chiaro e accettabile per tutti gli interlocutori istituzionali e professionali (Fig.1).

Fig. 1: Nuovo calendario vaccinale per età contenuto nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025
Fig. 1: Nuovo calendario vaccinale per età contenuto nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025

Va ricordato che un Calendario Vaccinale ufficiale ha diverse finalità:

  • innanzitutto ha lo scopo di fornire alla popolazione chiare indicazioni su quanto le vaccinazioni siano indispensabili per la salute individuale e collettiva, colmando in modo autorevole un debito informativo su tutto ciò che la ricerca in campo vaccinale ci mette a disposizione, e che è supportato per il suo utilizzo da chiare evidenze;
  • in secondo luogo, è importante ribadire l’importanza pratica che esso riveste per la quotidiana attività del personale sanitario vaccinatore, rappresentando con immediatezza le proposte vaccinali ottimali per ciascun utente, in funzione delle sue condizioni di rischio (per condizione medica, per esposizione professionale, per eventi occasionali, per vulnerabilità sociali ed economiche);
  • inoltre, scandisce le tappe per colmare il bisogno di protezione in tutte le fasi della vita, dalla nascita fino all’età anziana, individuando sia i cicli di immunizzazione di base che i necessari richiami;
  • infine, rappresenta per gli operatori una necessaria Linea Guida per la più adeguata offerta vaccinale.

Peraltro, in un’epoca in cui vediamo concretizzarsi la prospettiva di prevenire la quasi totalità di alcune tra le più temibili patologie (si pensi alle meningiti batteriche o alle patologie HPV-correlate), e nonostante la Pandemia COVID-19 abbia confermato l’essenzialità di una adesione consapevolmente scelta alla vaccinazione quale arma salva vita contro le malattie infettive, ci troviamo ad affrontare una crisi comunicativa e di fiducia nelle vaccinazioni che continua a rendere inadeguate le coperture vaccinali in molte coorti della popolazione. Ne deriva la necessità di uno strumento come il Calendario per rafforzare anche comunicativamente l’importanza di una omogenea copertura immunitaria.

Infatti, “Da un lato, il 2021”, si sottolinea nel Piano, "ha mostrato un generale miglioramento delle coperture per gran parte delle vaccinazioni raccomandate nei primi anni di età rispetto al 2020, tuttavia le coperture per polio e per morbillo, a 24 mesi, non raggiungono il valore del 95%. Anche le coperture relative alla vaccinazione HPV seppur in generale miglioramento rispetto all'anno precedente, permangono ben al di sotto dei target primari".

In questo contesto la prevenzione sempre più deve essere una responsabilità condivisa, dalla programmazione alla pratica vaccinale attraverso modelli organizzativi innovativi e di rete tra dipartimenti di prevenzione e medicina generale e non soltanto per la tradizionale vaccinazione anti-influenzale ma anche per le più recenti vaccinazioni contro COVID-19 e Herpes zoster, che devono essere proposte con maggiore forza e organizzazione, sotto la regia dei Dipartimenti di Prevenzione.

In proposito, all’interno del documento si evidenzia che “I Dipartimenti di Prevenzione, attraverso i Servizi Vaccinali e i professionisti che ivi operano (medici igienisti, assistenti sanitari, infermieri, ecc.), hanno assicurato al Paese negli ultimi decenni le campagne vaccinali ordinarie e straordinarie. Questa attività è stata svolta in maniera autonoma nel territorio di competenza dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL) con organizzazione interne e partnership dedicate. Storicamente vi è stata una comune sinergia con i MMG e i PLS, ancor più consolidata nell’ambito della campagna vaccinale per l’emergenza COVID-19 ed espansa con il coinvolgimento di ulteriori attori e l’individuazione di nuovi contesti di erogazione come le farmacie”. Per questo è importante uniformare l’offerta vaccinale su tutto il territorio nazionale sulla base di condivise evidenze scientifiche riportate in forma di Calendario.

Complessivamente, sono 10 gli obiettivi indicati nel Piano di prossima pubblicazione di seguito elencati:

  • mantenere lo status polio-free;
  • raggiungere e mantenere l'eliminazione di morbillo e rosolia;
  • rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate;
  • mantenere le coperture vaccinali target strutturando reti e percorsi di prevenzione;
  • promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio;
  • prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili;
  • completare l'informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l'anagrafe vaccinale nazionale;
  • migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino;
  • rafforzare la comunicazione in campo vaccinale;
  • promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia

Il Piano, in considerazione della rapida evoluzione scientifica e tecnologica del settore raccomanda le strategie per il raggiungimento di coperture vaccinali adeguate al profilo epidemiologico prevalente e alla diffusione dei ceppi.

Per raggiungere gli obiettivi del Piano sono previste una serie di strategie che sarà nostra cura presentare e descrivere agli utenti in occasione della pubblicazione del Piano.

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