Prevenzione vaccinale in Sardegna

Il Piano Regionale di Prevenzione (PRP 2020-2025) fornisce un quadro strategico, a valenza pluriennale, delle attività di prevenzione e di promozione della salute individuando e definendo, operativamente, in modo uniforme a livello regionale, i 10 Programmi Predefiniti in sinergia con i Programmi Liberi, con i quali sono perseguiti gli obiettivi centrali mediante azioni funzionali alla loro realizzazione. I principi su cui si fondano i contenuti dei Piani di Prevenzione derivano da due tappe che si descrivono fondamentali per lo sviluppo della sanità pubblica italiana. Era infatti il 23 Dicembre del 1978 quando la legge n. 833 ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il 18 marzo 2017 quando viene pubblicato il DPCM che disciplina i nuovi Livelli essenziali di assistenza. Entrambi questi importanti affondando le proprie radici su tre principi cardine: l’universalità, l’uguaglianza e l’equità, considerati il fulcro centrale intorno al quale si ergono i contenuti dei documenti programmatici nazionali e regionali.

Adottato il 6 agosto 2020 con Intesa in Conferenza Stato-Regioni il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 è lo strumento di pianificazione centrale di tutti gli interventi di prevenzione e promozione della salute, da realizzare sul territorio nazionale. Esso mira a garantire sia la salute individuale e collettiva sia la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, secondo un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato al fine di garantire il mantenimento degli standard di qualità assistenziali previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza anche attraverso azioni quanto più possibile basate su evidenze di efficacia, equità e sostenibilità che accompagnano il cittadino in tutte le fasi della vita, nei luoghi in cui vive e lavora.

Accanto ai fondamenti del SSN, all’interno del piano sono poi descritti principi di natura organizzativa che si definiscono come basilari per la programmazione sanitaria.

Questi partendo dalla centralità della persona si esprimono in una serie di diritti esercitabili dal cittadino e di doveri propri degli operatori sanitari.

Tra questi di fondamentale importanza sono:

  • Responsabilità pubblica per la tutela del diritto alla salute: la Costituzione per la tutela della salute prevede competenze legislative che sono dello Stato e delle Regioni. Lo Stato determina i LEA che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Mentre le Regioni programmano e gestiscono in piena autonomia la sanità nell’ambito territoriale di loro competenza.
  • Collaborazione tra i livelli di governo del SSN: Stato, Regioni, Aziende e Comuni, nei rispettivi ambiti di competenze, devono collaborare tra di loro, con l’obiettivo di assicurare condizioni e garanzie di salute uniformi su tutto il territorio nazionale e livelli delle prestazioni sanitarie accettabili e appropriate per tutti i cittadini.
  • Valorizzazione della professionalità degli operatori sanitari: la professionalità dei medici e infermieri, non solo in senso tecnico, ma anche come capacità di interagire con i pazienti e rapportarsi con i colleghi nel lavoro di équipe, è determinante ai fini della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni.
  • Coordinamento e integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale (rapporto ospedale – territorio).

Il Piano segue l’approccio life course, finalizzato al mantenimento del benessere in ciascuna fase dell’esistenza e rafforza le azioni a implementarsi a livello centrale anche al fine di facilitare l’integrazione tra i diversi livelli di governo. Nel PNP è rafforzata la concezione della salute quale risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente (One Health). Questa visione, che riconosce l’interconnessione esistente fra la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, comporta l’adozione di un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato. Con l’adozione di questo approccio, il Piano intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 adottata dall’ONU per lo sviluppo sostenibile del pianeta. Inoltre il piano promuove un maggiore coinvolgimento della comunità, sostiene i programmi attuati in ambito regionale, investe sui programmi di prevenzione collettiva evidence based e sostiene l’integrazione organizzativa di tutte le risorse del SSN anche attraverso l’adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione. 

A seguito dell’emergenza COVID-19, con le problematiche correlate, il PNP mette in risalto l’importanza di una programmazione sanitaria basata su una rete coordinata e integrata tra le diverse strutture e attività presenti nel territorio. In questo modo è possibile assicurare flessibilità, efficacia e tempestività di risposta, sia in situazioni di emergenza sia per garantire interventi di prevenzione.

La specifica sezione dedicata allo sviluppo e potenziamento delle vaccinazioni era dettagliatamente descritta dal Programma 9.1 (vedi allegato P – 9.1) del Piano Regionale uscente (2014-2018). Affinché si concretizzi il miglioramento del sistema vaccinale, il PRP 2020-2025 dovrà prioritariamente garantire la continuità con i progetti sopra menzionati al fine di pervenire al conseguimento degli obiettivi di sistema già programmati.  Tra questi, la disponibilità di un’anagrafe vaccinale informatizzata costituisce lo strumento necessario per garantire una corretta conduzione dei programmi di vaccinazione, per il monitoraggio dell’efficienza dell’attività e il controllo della sua efficacia attraverso il calcolo delle coperture vaccinali. Essa permette pertanto di conoscere in maniera puntuale la popolazione target da vaccinare, la definizione del piano di lavoro dei servizi e la registrazione delle vaccinazioni effettuate; facilita inoltre lo scambio di informazioni con le strutture operanti sul territorio. 

Gli stessi obiettivi perseguiti al fine di potenziare le vaccinazioni nella nostra Isola in riferimento alle emergenze sanitarie di riferimento quali la scarsa adesione alla vaccinazione anti-HPV, la RAS ha ritenuto necessario dedicare un intero programma libero (PL13) a supporto delle azioni di prevenzione primaria e secondaria relative alle neoplasia HPV-correlate.

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