La sorveglianza dell’Influenza in Sardegna

In Italia, l’attività di sorveglianza epidemiologica delle sindromi Simil Influenzali (“Influenza Like Illness” - ILI) e dei casi gravi e severi di influenza è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive (DMI) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), grazie al contributo dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici ospedalieri e referenti presso le ASSL e le Regioni. La S.C. di Microbiologia e Virologia della AOU di Sassari, identificata come centro di riferimento regionale per la rete di sorveglianza virologica InfluNet della Sardegna, invia un aggiornamento circa le caratteristiche dei virus influenzali circolanti per la stagione influenzale 2018-2019 e 2019-2020. Per quanto concernere la stagione in essere, nella prima settimana del 2020 sono stati accertati 3 casi da virus H1N1pdm09.

I Sistemi di Sorveglianza, si configurano come un processo dinamico di raccolta, archiviazione, organizzazione, analisi ed interpretazione di dati e/o di avvenimenti specifici. Essi pertanto forniscono gli strumenti per conoscere le dimensioni di un fenomeno, valutandone l’andamento e verificando l’impatto di eventuali misure di controllo in ottemperanza a quanto espressamente stabilito dai protocolli di sorveglianza dei Centri di Monitoraggio e Segnalazione del Sistema Sanitario Nazionale.

Più nel dettaglio, la sorveglianza integrata dell’influenza, coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive (DMI) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), grazie al contributo dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici ospedalieri e referenti presso le ASSL e le Regioni, vede come principio metodologico il monitoraggio costante di:

  • Casi gravi e decessi: attivo in Italia dal 2009-2010, questo sistema di segnalazione comunica al ministero i casi gravi e complicati di influenza, le cui condizioni prevedano il ricovero in Unità di terapia intensiva (UTI) e/o, il ricorso alla terapia in Ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO);
  • Mortalità: tale Sistema di Sorveglianza è gestito dal DipartimentoSsr Lazio – Asl Roma 1 per conto del Ministero della Salute;
  • Influweb: rappresenta un sistema di rilevazione della sindrome influenzale che si avvale dell’uso di una piattaforma web (influweb.it) in grado di raccogliere dati da cittadini volontari su tutto il territorio italiano. Tramite questa sorveglianza è possibile rilevare casi di sindrome influenzale anche tra coloro che non si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale;
  • InfluNet: un sistema di sorveglianza sentinella basato su una rete di Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta rappresentativi di tutte le Regioni italiane; esso si avvale di: InfluEpi: Sistema di Sorveglianza epidemiologica dell’influenza, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con il Centro interuniversitario per la ricerca sull’influenza (Ciri) di Genova e il sostegno del Ministero della Salute; InfluVir: Sistema di Sorveglianza virologica dell’influenza, con l’obiettivo di monitorare la circolazione dei diversi tipi di virus influenzali in Italia, la valutazione dell’omologia tra ceppi epidemici e ceppi vaccinali e la valutazione della suscettibilità dei virus influenzali in circolazione agli antivirali.

Nella Regione Sardegna, il laboratorio di Virologia Speciale (coordinato dalla Prof.ssa Caterina Serra), afferente S.C. di Microbiologia e Virologia della AOU di Sassari (diretta dal Prof. Salvatore Rubino), è stato identificato come centro di riferimento regionale per la rete di sorveglianza virologica InfluNet (di cui l’ultimo bollettino è presente in allegato alla notizia) e dal 1999 certifica la diagnosi e la sorveglianza dell'influenza lavorando in stretta sinergia con il Centro Nazionale Influenza del OMS.

A tal proposito, la Prof.ssa Caterina Serra invia un aggiornamento circa le caratteristiche dei virus influenzali circolanti per la stagione influenzale 2018-2019 (la cui scheda tecnica è consultabile nel documento in allegato), e commenta quanto finora verificatosi nella stagione 2019-2020: “I campioni clinici utilizzati per la ricerca del virus influenzale o dei suoi componenti sono testati con metodiche molecolari per individuare tipo e sottotipo del virus influenzale circolante. I dati ottenuti vengono inviati settimanalmente, per via telematica, al Centro di coordinamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità per monitorare l'efficacia della campagna vaccinale e la comparsa di eventuali mutazioni virali. Per il biennio 19-20, infatti, nei laboratori di Microbiologia della AOU di Sassari sono stati identificati i primi 3 campioni positivi al virus influenzale, su 26 campioni ricevuti, nella prima settimana del nuovo anno, in pazienti ricoverati nei reparti della Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. Tutti e 3 i campioni sono risultati positivi al virus influenzale di tipo A, sottotipo H1N1pdm09. Al momento non sono stati identificati campioni positivi per virus influenzale di tipo A sottotipo H3N2, e di tipo B, già segnalati a livello nazionale. Al momento i medici coinvolti nel progetto sono 20 per quanto riguarda la parte Epidemiologica e solo 11 per la parte virologica.

Il Professor Paolo Castiglia, Direttore della SC Direzione Igiene e Controllo delle Infezioni Ospedaliere della AOU di Sassari, e Responsabile di Vaccinarsinsardegna.org, commenta che l’incidenza stimata è ancora al di sotto della soglia epidemica e spiega che il picco epidemico dell’influenza nella nostra isola si manifesta tardivamente rispetto a quanto avviene nel resto della penisola; ciò a causa delle caratteristiche geografiche del territorio sardo (insularità) e delle temperature attualmente più alte rispetto alla media stagionale, condizioni che, complessivamente, rappresentano gli elementi in grado di influenzare la trasmissibilità del virus.

Il rischio è quello del raffreddamento – spiega il Prof. Castigliail quale da un lato abbassa le nostre difese e ci spinge anche ad una vita in ambienti confinati dove i contatti interumani sono più efficienti, e dall’altro preserva nell’ambiente il virus, che una volta eliminato da un soggetto infetto mantiene elevato il suo potere infettante. Ecco perché è ancora consigliabile vaccinarsi. Il vaccino, per essere efficace ha infatti necessità di una finestra di 12 giorni circa. Si dovranno seguire con cura, allora, quelle semplici regole che aiutano a prevenire l’influenza.”

In questa sede, Vaccinarsinsardegna.org ricorda agli utenti che, oltre alla vaccinazione antinfluenzale fortemente consigliata ogni anno, tra le principali misure preventive della sindrome influenzale sono indispensabili:

  • un accurato lavaggio delle mani con acqua e sapone e igienizzazione con gel idroalcolico nel caso in cui non sia immediatamente disponibili lavandini e acqua corrente;
  • ridurre la frequentazione di luoghi affollati e limitando i contatti fisici;
  • evitare per quanto possibile contatti ravvicinati con le persone malate o che potrebbero esserlo (cercando di tenere una distanza non inferiore a circa un metro e mezzo);
  • rimanere a casa in caso di presenza di sintomi di influenza (febbre, mal di gola, tosse, malessere generale e/o gli altri sintomi sopra descritti) sin dall’inizio dei sintomi e fino alle 24 ore successive alla completa risoluzione di questi (senza uso di antipiretici),
  • adottare comportamenti di buona educazione igienica, coprendo la bocca ed il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o starnutisce.

A tal proposito, si invitano gli utenti a visitare il nostro sito alla Pagina “Vaccinazioni in Sardegna” in cui è disponibile una intera Sezione dedicata alle “Prescrizioni vaccinali antinfluenzali”. Al suo interno è possibile consultare le circolari e le raccomandazioni circa la stagione antinfluenzale corrente 2019-2020 insieme ai dati relativi alla stagione precedente 2018-2019 e agli aggiornamenti e news pertinenti al tema trattato.

In ultimo, si ricorda che su tutto il territorio regionale persiste in modo costante e capillare la Sorveglianza delle seguenti Malattie Infettive: Legionellosi, Paralisi Flaccide Acute, Meningiti batteriche e malattie invasive da Meningococco, Pnneumococco ed Haemophilus Influenzae, Morbillo, parotite, rosolia e Rosolia congenita e in gravidanza, Malaria, West Nile (WND) e Usutu, Chikungunya-Dengue-Zika e altre arbovirosi trasmesse da zanzare, Encefalite virale da zecche (TBE) e altre arbovirosi ed Hantavirus, Tubercolosi, Epatiti acute, Malattie sessualmente trasmesse, Botulismo, Malattia di Creutzfeldt-Jacob e sindromi correlate, Batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi, Salmonellosi, Tossinfezioni alimentari da entero-batteri, Sindrome emolitico-uremica – Malattia da Escherichia coli produttore di Verocitotossina, Infezioni correlate all’assistenza (ICA) e antimicrobico resistenza (AMR), Influenza – forme gravi, Listeriosi, Febbri emorragiche – Malattia da virus Ebola, le cui specifiche sono indicate all’interno del documento regionale in allegato.

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